Nella Valle d'Arera, in località Oltre il Colle, proprio sotto le pendici occidentali dell'omonimo Pizzo, si snoda un percorso di sicuro interesse naturalistico che, grazie anche alla specifica conformazione rocciosa delle Prealpi Orobie di quella zona, è caratterizzato da un'ampia varietà di specie floreali, tra le quali ve ne sono 3 a diffusione esclusivamente orobica: Linaria di Tonzig, Sassifraga della Presolana e Caglio del Pizzo Arera.
Il sentiero, intitolato al naturalista Carlo Brissoni, si sviluppa interamente ad un'altezza di circa 2000 m slm e, con i suoi 7 km, è meta gradita agli amanti del trekking bergamasco: dal Rifugio Capanna 2000 si percorre un anello sino al Lago Branchino e ritorno (segnavia nr. 218 e nr. 222) attraversando il Passo Gabbia, la Conca del Mandrone e la Bocchetta di Corna Piana.
Lungo i sentieri si possono scorgere rari esemplari di Stella Alpina, di Papavero Alpino e di Silene di Elisabetta, così come ci si può imbattere nelle più comuni Viole di Duby o negli Spilloni Alpini. A rappresentare la compagine Orobica invece la Linaria di Tonzig, detta anche Linajola Bergamasca, appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae, che sboccia appunto solo nelle Alpi Orobie ad un'altitudine compresa tra i 1800 ed i 2500 metri di altezza slm.
La "Linaria Tonzigii" - oggetto del #QuizOrobico del 20 aprile 2015 della pagina FB ufficiale di Orobiando - endemita del terriotrio bergamasco, è stata scelta come simbolo del F.A.B., Gruppo Flora Alpina Bergamasca, associazione e punto di riferimento per gli studiosi e gli appassionati della flora bergamasca dal 1987.
Ad accompagnarla nel mondo floreale Orobico, la Sassifraga della Presolana, appartenente alla famiglia delle Saxifragaceae, che ritrova il suo habitat naturale sulle rupi, nelle fessure delle rocce ed in generale su dolomia e calcare sempre al riparo dalla intemperie. Sboccia tra i 1700 m ed i 2500 m slm in un areale esteso tra la Val Brembana e la Val Camonica: la prima scoperta risale al 1894 in località Dezzo di Scalve ad opera del botanico tedesco Engler.
Appartenente alla famiglia delle Rubiaceae, il Caglio del Pizzo Arera (foto sopra il titolo) rappresenta delle tre specie, quella più legata al territorio bergamasco essendo presente quasi esclusivamente sulle pendici del Ferrante, della Presolana e del gruppo Camino - Bagozza. Il nome "Galium montis-arerae" deriva dal greco "gala" che significa latte, in quanto in grado di far cagliare il latte. Inoltre, per volere dei botanici tedeschi scopritori della specie nel 1957 (Merxmuller & Ehrendorfer) la seconda parte del nome è la dedica al Pizzo Arera appunto, definito il santuario della flora orobica!
Da Bergamo si raggiunge il Sentiero dei Fiori percorrendo la SS 35 della Valle Seriana sino ad Oltre Il Colle. In località Plassa Arera si procede lungo il sentiero nr. 222 per 1 ora e 45 minuti circa sino a raggiungere il Rifugio Capanna 2000. Da qui il passo è breve per vedere con i propri occhi le meraviglie botaniche bergamasche!